Slot mob: la crociata contro il gioco d’azzardo

Slot mob È partita da Biella l’iniziativa “Slot mob“, già ribattezzata come la crociata contro il gioco d’azzardo.
L’idea è venuta ad un gruppo di docenti di Economia di università romane che, insieme ad associazioni e movimenti studenteschi, intendono rimuovere da tutti i bar d’Italia il gioco d’azzardo, premiando i bar che fanno la “dolorosa” scelta di togliere dai locali le slot-machines, costosa per le loro casse.

Facendo colazione, che è un metodo “dolcissimo” di protesta e proposta, nei vari bar interessati di volta in volta dall’iniziativa, gli organizzatori di “Slot mob” cercheranno di sensibilizzare i clienti sui rischi che si corrono con il gioco d’azzardo. Verranno evidenziate tutte le problematiche legate ad una vera e propria emergenza sociale dietro la quale si annidano spesso anche interessi della criminalità organizzata.

L’obiettivo di Slot mob, non è quello di demonizzare i titolari di bar che ancora hanno le slot-machines nel proprio locale, ma quello di conferire una sorta di “premio civile” a coloro che rinunciano a questa forma di introito (molto redditizia per gli esercenti ma non altrettanto per i clienti).
Il premio è costituito certamente dalla clientela che vi viene portata a fare colazione e soprattutto dalla visibilità che il locale riceve partecipando all’iniziativa.

Sempre più spesso anche la politica cerca di porre un freno alla piaga della ludopatia (la dipendenza da gioco d’azzardo è una vera e propria malattia!): nei giorni scorsi il M5s (Movimento 5 Stelle, di Beppe Grillo), ha presentato una proposta di legge “anti-gioco d’azzardo in parlamento secondo la quale sulle slot-machines sia presente e ben visibile un cartello che informa sui rischi legati al gioco d’azzardo, nonchè un numero da chiamare in caso di necessità.

Le prossime tappe di “Slot mob

Slot mob, a partire dal 27 settembre 2013, intende coinvolgere nell’iniziativa tutti i bar d’Italia, partendo da Biella. Subito dopo tocca a Milano ma – fanno sapere gli organizzatori – l’intendo è di coinvolgere fino ad aprile 2014 almeno le città di Teramo, Cagliari, Palermo, Catania, Trento, Reggio Emilia, Cremona, Macerata e Roma.

(Fonte: world-news-finder.appspot.com)