Acila (Roma): spende 150mila euro in Gratta e Vinci, ma non vince niente

Acila (Roma), commessa sottrae 16mila gratta e vinci da ricevitoria in cui lavorava.

Ad Acila (Roma) una donna ha tentato la fortuna grattando circa 16 mila Gratta e Vinci, senza tuttavia dare una svolta dal punto di vista economico significativa alla sua vita.
I tagliandi, per un valore commerciale di circa 150 mila euro, sarebbero stati sottratti dalla donna nella ricevitoria in cui lavorava come commessa da circa tre anni. I fatti risalgono a giugno 2020, quando il titolare della ricevitoria si è accorto dell’ammanco dei tagliandi. Dopo aver visionato le immagini delle telecamere di sicurezza, il tabaccaio ha individuato nella sua dipendente la causa dell’ammanco di biglietti.

I Gratta e Vinci rubati ad Acila

Secondo quanto accertato, i Gratta e Vinci sarebbero stati sottratti nell’arco di circa 40-45 giorni. La commessa nascondeva i tagliandi nel suo zaino, giorno per giorno, per poi grattarli fuori dall’orario di lavoro. La sua speranza era quella di realizzare magari una vincita milionaria, ma tale speranza è stata disattesa.
La donna si è giustificata dicendo che voleva aiutare la sua famiglia in un periodo di difficoltà economiche per l’aumento delle spese. In un primo momento il tabaccaio ha “perdonato” la donna, pattuendo il licenziamento e la restituzione di parte del controvalore dei biglietti rubati. Tuttavia la donna si è successivamente presentata nel locale in cui lavorava, accompagnata dal suo legale, per chiedere l’annullamento del licenziamento. A quel punto il titolare della ricevitoria ha presentato denuncia. Ora saranno i magistrati a chiarire le responsabilità dell’intera vicenda.

(Fonti e approfondimenti: Facebook – Pagina ufficiale statistiche-lotto.it)