Slot machine, multa di 98 miliardi ridotta a 857 milioni

Col. Umberto Rapetto - Multa di 98 miliardi alle slot machine
Col. Umberto Rapetto (GdF)

La multa comminata nel 2007 alle 10 maggiori concessionarie di slot machine in Italia, inizialmente stimata in circa 98 miliardi di euro, è stata ridotta a ‘soli’ 857 milioni di euro complessivi. La sentenza d’appello della Corte dei Conti, riguardante le due concessionarie che avevano presentato ricorso contro la sentenza di primo grado, è stata pronunciata ai primi di febbraio 2015.
A beneficiare della sentenza di secondo grado sono Bplus, la cui multa passa da 835 a 335 milioni di euro, e Hgb, da 200 milioni a 72 milioni.

Dai 98 miliardi di euro, inizialmente stimati dal Col. Umberto Rapetto (comandante del GAT della Guardia di Finanza), si è così passati prima a 90 miliardi (dal ricalco dalla Corte dei Conti) e poi ai 2.5 miliardi della condanna di primo grado, anche grazie ad un controverso ‘condono‘. Con la sentenza d’appello si scende a 857 milioni complessivi.

La multa di 98 miliardi di euro ai concessionari delle slot machine

La multa comminata alle concessionari delle slot machine ha una storia lunga.
Nel 2004, con il governo Berlusconi, il settore del gioco d’azzardo fu parzialmente liberalizzato. Secondo una legge tutte le slot machine presenti in Italia avrebbero dovuto essere collegate ai Monopoli di Stato, ma circa il 90% delle macchinette non furono adeguate alla nuova normativa, con enormi profitti da parte delle 10 maggiori concessionarie (prima fra tutte Atlantis World Nv).
Nel 2007 il GAT (Gruppo Antifrodi Tecnologiche, della Guardia di Finanza), guidato dal Col. Umberto Rapetto, stima l’importo preciso della multa complessiva: 98 miliardi di euro. Il calcolo tiene conto dell’importo di 50 euro per ogni ora evasa al fisco.
La Procura Generale della Corte, dopo un ricalcolo, riduce la stima effettuata dal GAT del colonnello Rapetto a 90 miliardi complessivi, tenendo conto di evasione fiscale, penali, multe e contratti non rispettati, più gli interessi.
Nel 2012 la prima sentenza della Corte dei Conti ridimensiona in maniera drastica l’importo della multa per i 10 concessionari, frutto di diverse irregolarità, ma non di evasione fiscale: si parla di circa 2.5 miliardi di euro.
Grazie ad una norma introdotta nel 2013 dal governo Letta per coprire il mancato gettito IMU, che prevede uno sconto di circa il 75% per chi paga subito un danno contestato in primo grado, molti concessionari pagano subito usufruendo di un sensibile sconto. Pagano subito tutti (Cogetech, Sisal, Gamenet, Snai, Gmatica, Cirsa, Gtech e Codere), tranne Bplus e Hbg che decidono di ricorrere in appello. Così si arriva all’ultima sentenza, con la quale il computo totale si riduce ancora, a 857 milioni di euro.

(Fonti e Approfondimenti: Facebook – Pagina ufficiale di statistiche-lotto.it)